Patrimonio materiale

I COMPLESSI: gruppi di costruzioni isolati o riuniti che, per la loro architettura, per la loro unità o per la loro integrazione nel paesaggio, hanno un valore universale eccezionale, dal punto di vista della storia, dell’arte o della scienza. I SITI: opere dell’uomo o creazioni congiunte dell’uomo e della natura, nonché le zone ivi comprese le aree archeologiche di valore universale eccezionale dal punto di vista storico, estetico, etnologico o antropologico. I PAESAGGI CULTURALI: i beni culturali che rappresentano “creazioni congiunte dell’uomo e della natura”, che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali – UNESCO

I Comuni di Capistrello (AQ) e Palomonte (SA), grazie alla sensibilità delle loro amministrazioni, ci hanno consentito di sviluppare i primi test per ottimizzare le metodologie di intervento, verificarne la sostenibilità e dimostrare la reale utilità di questo processo al fine di promuoverne i risultati. A queste accoglienti comunità Patrimonio in Comune sarà sempre riconoscente e a loro dedicherà tutti i futuri risultati del suo percorso.

Il test di Capistrello – Corcumello

Il primo intervento a Capistrello – disponibile in parte cliccando qui – e la più complessa e strutturata esperienza di Palomonte ci hanno infatti consentito di verificare le nostre ipotesi di lavoro, affinando il metodo e le finalità di questo articolato programma.

Il materiale raccolto nel corso della campagna di Capistrello e Corcumello – la frazione dove si è concentrata buona parte del nostro lavoro – è andato quasi integralmente perduto in un grave furto di attrezzatura e supporti di memoria subìto nel novembre 2017. L’entusiasmo e il calore di Palomonte ci hanno consentito di reagire costruttivamente a questa battuta d’arresto, rilanciando il progetto oltre ogni più rosea aspettativa.

Il test di Palomonte

Virtual Tour

Il Virtual Tour è un attraversamento virtuale dello spazio e del tempo. Con questo strumento è possibile visitare un luogo e approfondirne i contenuti, funzionando da ipertesto visivo.

I contenuti

Questa visualizzazione consente l’accesso diretto alla galleria degli stessi contenuti fruibili nel Virtual Tour di Palomonte. È veloce, intuitiva e permette di trovare comodamente ciò che si sta cercando.

Patrimonio Immateriale

Le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana – UNESCO

Accanto alla documentazione fotografica di tutto il patrimonio materiale di Palomonte, la sua comunità si è aperta e raccontata attraverso oltre 25 ore di interviste, in un intreccio tra passato, presente e futuro. Una storia che prende corpo dalle pietre animate e inanimate di un paese più volte ferito. Persone e luoghi incontrati lungo un cammino che si perde nel tempo e nello spazio. Ammì – Arte, Memoria, Materia, Identità – è una prima elaborazione frutto di questo eccezionale deposito di memorie individuali e collettive, e dell’incontro con lo spazio fragile, conteso e meraviglioso di quella terra di confini da cui originano. Realizzare questo mini documentario ci ha convinti della necessità di questo tipo di raccolta anche nelle future campagne.

Il documentario “Ammì”, realizzato nel 2018 durante la campagna-test di Palomonte

Il terremoto dell’Irpinia arrivò alle 19:34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa della durata di circa 90 secondi. Colpì un’area di 17.000 km² con una magnitudo di 6.9. Causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Palomonte fu tra i 506 comuni gravemente colpiti da quei 90 secondi, dallo sciame sismico che seguì e dalle tante ulteriori distruzioni, omissioni e dispersioni che nei decenni successivi quell’immenso territorio fu costretto a subire e in parte si autoinflisse. 

“Il terremoto non finisce mai” ci ricordava Zi’ Tulind. Non si può impedire alla terra di tremare, ma si può chiedere alle comunità di imparare quelle tragiche lezioni, farne tesoro, prendersi cura dei propri patrimoni materiali e spirituali, dei propri territori. Non servono celebrazioni, serve solo tornare ad ascoltare le millenarie storie e le voci che hanno attraversato la nostra terra meticcia. È necessario, ora più che mai, non lasciarsi incantare da quei falsi miti che hanno contribuito a renderla più pericolosa e più brutta. Il progresso, il futuro passano dallo sguardo di Giano, il dio delle soglie, delle transizioni, delle rinascite, che si rivolge al passato per preparare il futuro, che corre avanti per non perdere i propri passi. 

“Ammì è la forza dei piccoli borghi che emerge in 25 minuti di immagini da vedere tutti d’un fiato”

Leggi l’articolo del Mattino

“Si mettono al servizio delle bellezze artistiche e delle risorse umane affinché diventino eterne.”

Leggi l’articolo del Resto del Carlino

Video di Simone Valitutto
L’ex vice-sindaco di Palomonte e antropologo Simone Valitutto racconta il legame tra materiale e immateriale
Il servizio dedicato dal TGR Campania

Radio MPA

Radio MPA è una radio regionale campana con sede a Palomonte, punto di riferimento delle comunità limitrofe, che da anni promuove l’informazione su temi sociali e culturali. Nel corso della nostra campagna di documentazione siamo stati invitati più volte in radio per parlare in diretta del progetto e raccontarne gli sviluppi durante la sua realizzazione. Di seguito potete ascoltare i nostri interventi.

Prima puntata

Seconda puntata

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