La campagna ICCD

Questa complesso progetto è frutto dell’incontro con un visionario funzionario pubblico, l’Arch. Carlo Birrozzi – già direttore dell’ICCD e Soprintendente per i Beni Architettonici del Molise, di Bari e delle Marche – e con il fotografo e ricercatore Dott. Alessandro Coco. La nostra collaborazione dimostra che è possibile un dialogo virtuoso su questi temi con le Istituzioni, ma lavoriamo per sciogliere il nostro mandato associativo. Ciò avverrà solo nel momento in cui simili iniziative usciranno dalla loro unicità e la tutela sistematica del Patrimonio, delle comunità che resistono sugli Appennini, diverranno una priorità per l’intero Paese. Ora che le crisi climatica, economica e geopolitica stanno rendendo ancora più fragili le nostre economie, i nostri territori, siamo consapevoli di non avere più tanto tempo a disposizione.

Sequenza sismica

La campagna realizzata su commissione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione trae il suo titolo da parte della denominazione che lo stesso INGV ha affidato agli eventi sismici del 2016-17: Sequenza Sismica Amatrice-Norcia-Visso.

Tra dicembre 2023 e maggio 2024 abbiamo lavorato su tre aree geografiche – Valle del Chienti, Valle del Nera, Valle del Tronto – aventi come fulcro il Monte Vettore (AP). PIC ha investigato lo stato conservativo dei centri abitati di Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Camerino, Pievetorina, Norcia, Castelluccio di Norcia, Campi Grisciano, Accumoli, Amatrice e di alcune loro frazioni.

Per ogni sito, seguendo direttrici topografiche, sono state eseguite riprese aeree delle zone rosse, delle loro contestualizzazioni sul territorio e successivamente le pose da terra, da diversi punti di vista, delle singole strutture più rilevanti. Il tutto dovutamente geolocalizzato, in vista del successivo lavoro di metadatazione (conforme ai protocolli dell’Istituto) svolto al termine della postproduzione.

L’indagine costituisce per PIC un unicum rispetto al suo focus – concentrato sulla documentazione preventiva rispetto ai disastri – ma per contrasto avvalora con tutta la sua drammatica evidenza l’urgenza di un intervento organico e propedeutico necessario a qualsiasi opera di pianificazione e messa in sicurezza di questa immensa porzione di Paese.

Home page della campagna "Sequenza Sismica" realizzata da PIC nell'area del Sisma 2016 su commissione del l'ICCD

Ogni tanto torna a farmi male questo paese

Silvia Sorana è di Visso (MC), uno dei centri dell’Alta valle del fiume Nera più colpiti dalla sequenza sismica. Vi ha sede il Parco nazionale dei Monti Sibillini. Ancora oggi il suo centro storico è un’immensa zona rossa, inaccessibile. Sorana, che è editrice e libraia a Matelica (MC), ha sfogliato “Sequenza sismica” a partire dalla ricerca di quelle che ritraggono il posto in cui è nata: “Scorro le 246 immagini di un paese che fatico pure io a riconoscere. Intere file di abitazioni e palazzi sono state abbattute. Una archeologia angosciante alla ricerca di qualche segno utile a farmi sentire che sono ancora capace di riconoscere tutto, al primo sguardo. In alcune fatico tantissimo. Dove era qui, e qui, e qui? Mi chiedo. È forse questo smarrimento – commenta – il segno del mio avvenuto tradimento? Della perdita definitiva, del mio essere diventata straniera alla mia casa, alla mia piazza, ai miei vicoli? Chiudo un istante gli occhi (e sì, quanti istanti) riesco a sentire il freddo umido di ogni vicolo che ho percorso infinite volte a tutta velocità, con la pelle d’oca per il freddo, anche ad agosto. Sento chiaro l’odore delle cantine umide, dei salumi a stagionare, del formaggio”.

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